BONUS 80 EURO: SAI DAVVERO SE TI SPETTA?

Conosciuto come il Bonus Renzi, questo “sussidio economico” ormai da poco più di 4 anni dalla sua comparsa in busta paga, nasconde ancora dubbi e perplessità sul suo meccanismo di calcolo, sulla fattività della sua spettanza, nonchè sulla possibile restituzione in dichiarazione dei redditi.

.

Andiamo con ordine.

.

Cos’è

E’ un credito Irpef erogato mensilmente in busta paga ai titolari di redditi da lavoro dipendente ed assimilati, siano essi assunti a tempo determinato che indeterminato (anche ai percettori di naspi).

Nello specifico viene elargito a chi possiede un reddito lordo annuale compreso tra 8.174 euro e 24.600 e concesso senza presentare alcuna domanda specifica.

Quanto appena accennato dà diritto alla piena percezione del bonus (80 euro mensili).

Mentre nel caso di reddito compreso tra 24.600 e 26.600 euro si ha diritto ad una frazione del Bonus che diminuisce man mano che ci si avvicina alla soglia limite massima (26.600 euro).

.

Limiti

Al di sotto di 8.174 euro di cui sopra, (o in misura eccedente i 26.600 euro) non si ha diritto al sussidio, anzi, chi l’ha percepito per qualche ragione è costretto a restituirlo in dichiarazione dei redditi.

Perchè?

Per chi si trova al di sotto di detta soglia, essendo definiti contribuenti in NO TAX AREA lo stipendio loro percepito presenta detrazioni per lavoro dipendente superiori (o pari) all’IRPEF dovuta.

In altre parole, quello che si percepisce in busta paga è come se non venisse tassato; e se non viene tassato non si ha diritto a nessun “sussidio” ulteriore (ricordiamo che questo bonus è un credito d’imposta).

E chi invece si trova al di sopra di detta soglia? Perchè è tenuto comunque a restituirlo? Risposta rapida: poichè non è più considerato in soglia di povertà, venendo così a cadere il beneficio.

.

Cosa si controlla per vedere se il bonus viene percepito

Il bonus di 80 euro (960 euro annui) viene riportato nel punto 391 della C.U. (Certificazione Unica) ed il conteggio viene effettuato sulla base dei giorni lavorativi effettuati.

È questo il motivo per il quale per molti lavoratori a termine, o per chi ha iniziato a lavorare, ad esempio, a partire dalla metà dell’anno, la somma totale riconosciuta potrebbe essere anche inferiore ai 960 euro di base.

.

Colf e badanti

Il bonus Renzi spetta anche a colf e badanti.

Tuttavia, l’importo non è pagato dal datore di lavoro, ma viene erogato in sede di rimborso IRPEF e solo dopo la presentazione del modello 730.

In questo caso, per recuperare il bonus è necessario presentare il 730 senza sostituto.

.

Meccanismo di calcolo

  • Reddito inferiore a 8.174,00 euro: 0 euro
  • reddito compreso tra 8.174,00 euro e 24.600,00 euro: 960 euro all’anno di Bonus
  • reddito tra i 24.600,00 ed i 26.600,00 euro: 26.600,00 – reddito complessivo/2.000 x 960

.

Consiglio

Chi si trova in condizioni limite di percezione di reddito vicine alle soglie di sovraesposte (ad esempio contratto a tempo determinato di qualche mese) consiglio di rinunciare al bonus Renzi.

Tuttavia, nulla è perduto perchè se fattivamente spettante è possibile recuperarlo in dichiarazione dei redditi (modello 730).

Se invece non era dovuto, pazienza, almeno non si è costretti alla sua restituzione netta.

.

.

.

Se ti è piaciuto l’articolo “ “BONUS 80 EURO: SAI DAVVERO COME SI CALCOLA?”, condividilo pure per informare anche altre persone e se ti va, puoi mettere un like sulla mia pagina facebook per restare aggiornato sulle ultime novità fiscali che possono esserti utile nella vita di tutti giorni.

Dott. Davide Giansante

Commercialista in Pescara

.

.

.

Lascia un commento