MINI GUIDA SULLA FATTURA ELETTRONICA

Il 1 gennaio è quasi alle porte e a malincuore per molti resta confermata l’introduzione della fatturazione elettronica per tutti (o quasi) gli imprenditori.

Con questo articolo voglio fornire una mini guida per meglio comprendere cosa ci attende concretamente da questa “rivoluzione”.

Parto da 2 parole chiave fondamentali per una maggiore facilità nella lettura:

1. Sistema SDI: vale a dire il sistema di interscambio messo in atto dall’Agenzia delle entrate e che accoglierà e gestirà la trasmissione e ricezione di tutte le fatture emesse per verificarne la loro veridicità e correttezza formale.

2. Formato XML: cioè un formato di documenti digitali (simile al famoso PDF), ma che consente di trasmettere in modo pratico informazioni più strutturate, come ad esempio quelle contenute in un intestazione di una fattura ed impedendo l’alterazione dei dati ivi riportati.

 

Gli interessati alla E-fattura

  1. i titolari di partita iva (quasi tutti) siano essi artigiani, commercianti che liberi professionisti.

N.B. la fattura elettronica è sia verso altri soggetti con partita iva e sia verso i

soggetti privati che ne sono privi.

 

2. Aziende ed imprese commerciali.

 

 

Soggetti esclusi

  • Regime dei minimi
  • Regime forfettario
  • Agricoltori sottoposti a regime speciale
  • Chi cede beni e servizi nei confronti di non residenti in Italia, siano essi comunitari che extracomunitari

 

Tutti i soggetti esclusi dall’obbligo di emettere la e-fattura, possono tuttavia esserne destinatari (ferma restando la possibilità di richiedere copia cartacea della stessa). E’ comunque consentita a tali soggetti la facoltà, del tutto volontaria e discrezionale, di emettere fatture elettroniche.

 

 

Come funziona la fatturazione elettronica

Premesso che tutti debbano dotarsi di un software apposito per la nuova fatturazione perché la vecchia fattura cartacea andrà in pensione, il programma deve essere in grado di creare e trasformare la fattura in XML e spedita al sistema SDI che la controlla e ne rilascia esito positivo o negativo (a seguito dello scarto della fattura elettronica inoltrata al SdI che non abbia superato i dovuti controlli, la stessa si considera non emessa ed il soggetto che ha posto in essere l’operazione sarà tenuto quindi ad un nuovo inoltro al fine di regolarizzare la propria posizione fiscale).

L’Agenzia, al fine di agevolare la predisposizione delle e-fatture adoperando il suddetto formato XML obbligatorio, mette a disposizione degli utenti:

  • una procedura web;
  • un’app per i dispositivi mobile;
  • un software da scaricare ed installare sui pc, utilizzabili da remoto.

 

Per quanto concerne la sua emissione, essa può avvenire:

  • per conto del professionista;
  • mediante PEC: in questo caso sarà allegata alla mail e (può essere allegata più di una fattura per ciascuna mail);
  • invio direttamente sul sito dell’agenzia delle entrate.

 

 

Recapito al destinatario

  • Tramite Pec;
  • collegandosi nell’apposita area riservata del soggetto sul sito internet dell’A.E.;
  • o mediante “codice destinatario” nel caso in cui venga scelto come sistema di ricezione un protocollo FTP.

 

 

Cosa fare se la fattura viene scartata

Ciòavviene se il sistema SDI rileva anomalia nella forma della fattura.

Pertanto si può procedere in questo modo:

  • rimandarla correttamente entro 5 giorni tenendo però la medesima data e numero di quella scartata;
  • se rimandata dopo 5 giorni, emettere una nuova data ed un nuovo numero ma che abbia alcuni collegamenti con quella precedente scartata, oppure una nuova fattura, ma rettificativa.

 

 

 

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Dott. Davide Giansante

Commercialista in Pescara

 

 

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